Oratorio di Santa Maria del Carmine e Sant'Antonio di Padova-Memoriale dei caduti in guerra
L’oratorio venne eretto nel 1629 dalla famiglia Taccini come luogo di culto privato all’interno dei propri terreni agricoli, nel 1701, le proprietà dell’edificio e del podere, passarono al canonico Francesco di Silvestro Perelli, per volontà testamentaria di quest’ultimo, nel 1769 i beni andarono all’Opera dei Bagni di San Giuliano.
’Opera cedette a livello le proprietà nel 1773 a Ranieri del fu Filippo Lupi che assieme alla coltivazione delle terre limitrofe aveva l’onere di mantenere in buono stato la chiesetta.
A causa del tracollo finanziario della famiglia Lupi, l’edificio venne a trovarsi in una situazione di degrado ed incuria. Nel 1820 l’oratorio fu demolito per agevolare l’allargamento della Strada Regia (odierno Corso Vittorio Emanuele II) assieme alla chiesetta, allo scopo di permettere un più agevole transito dei veicoli, venne distrutta anche l’antica Porta Pisana facente parte della cinta muraria del XIII secolo.
L’edificio attuale fu riedificato nel 1822 dal muratore Luca Bozzoli in forme simili a quelle originali ma arretrato di qualche metro rispetto alla strada principale. Nel 1844 durante la visita pastorale compiuta dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Battista Parretti, l’oratorio seppur di recente erezione risultava di nuovo in precarie condizioni statiche.
Nel 1927 la cappella venne acquistata dalla parrocchia e fu adibita in seguito a memoriale dei calcinaioli caduti in guerra, al suo interno, oltre alle lapidi con i nomi dei soldati defunti nei due conflitti mondiali, si trovano un altare seicentesco in pietra serena e due statue rappresentanti il Cristo morto e la Vergine addolorata, entrambe databili ai primi anni del XX secolo.
Ricerca storica a cura di Christian Ristori
Texts to be translated for historical information about tourist sites in the municipality of Calcinaia.
Oratory of Santa Maria del Carmine e Sant’Antonio da Padova - Memorial of those who died in the war
The oratory was built as a private chapel belonging to the Taccini family in the year 1629. In 1701, the ownership of the building and the estate passed on to the Canon Francesco di Silvestro Perelli and, as a bequest of the latter, in 1769 the property was given to the Opera dei Bagni di San Giuliano. The Opera ceded the ownership in 1773 to Ranieri del fu Filippo Lupi who, together with the cultivation of the land, was required to maintain the church in good condition.
Due to the financial misfortunes of the Lupi family, the building ended up in a state of disrepair and neglect. In 1820 the chapel was demolished to facilitate the expansion of the Strada Regia Road (today's Corso Vittorio Emanuele II) together with the church in order to allow vehicles to pass by more easily. The current building was rebuilt in 1822 with a form similar to the original but set back a few meters from the main road.
In 1927 the chapel was bought by the parish and was later used as a memorial to the citizens of Calcinaia that died in World Wars.