Pieve di San Giovanni Battista

Pieve di San Giovanni Battista

La pieve dei Santi Giovanni Battista e Pietro apostolo di Calcinaia, attestata come esistente già nell’anno 883, era la chiesa battesimale di un numero rilevante di villaggi, fra questi figuravano anche gli insediamenti di Pontedera e di Bientina, le cui cappelle furono rese parzialmente autonome da essa, rispettivamente nel 1270 e nel 1332.

L’edificio dell’antica chiesa sorgeva all’incirca nella zona sud occidentale dell’attuale piazza Indipendenza; dell’originaria pieve non rimane alcuna traccia visibile poiché negli anni cinquanta del Cinquecento, gran parte della struttura venne inghiottita dalle acque esondate dal nuovo letto del fiume Arno.

Il fiume che un tempo scorreva a Nord del paese, descrivendo due ampie anse, per volontà del granduca Cosimo I era stato deviato in un nuovo alveo che da Montecchio raggiungeva direttamente San Giovanni alla Vena, questa operazione, portò ad un pericoloso e nocivo avvicinamento del nuovo letto dell’Arno alla zona meridionale dell’ abitato; dopo le devastazioni causate dalle acque, della pieve medievale rimasero in piedi solo una parete ed il campanile che furono poi abbattuti alla fine del XVIII secolo.


La chiesa attuale, progettata dall’ingegner Giovanni Andreini, venne completata nel 1790; l’interno è ad aula unica, il presbiterio sopraelevato è diviso in tre cappelle absidali, nella cappella maggiore si conservano un coro ligneo settecentesco ed una pala raffigurante la Madonna in trono con santi, opera del 1599 proveniente dalla vicina chiesa di San Michele, edificio che, dopo la distruzione dell’antica pieve, svolse le funzioni parrocchiali dalla metà del XVI secolo fino al 1789.

Sulle pareti laterali del coro, si trovano le tele raffiguranti Il sacrificio di Isacco e La Cena di Emmaus, entrambe opere di Annamaria Guglielmo del 1989.

L’altar maggiore e la balaustra, anch’essi originariamente posti nella chiesa di San Michele, sono pregevoli manufatti ascrivibili ad artisti elvetici operanti in Toscana negli anni Settanta del Settecento, dalla già citata chiesa proviene anche il crocefisso processionale ligneo del XVII secolo, collocato dal 2007 sopra l’altar maggiore. Sulla lunetta del coro, un dipinto del 1946 opera di Otello Cirri, raffigura La predicazione di San Giovanni Battista.

Nella cappella laterale destra, dal 1924, in un’urna intagliata da Ulderigo Boccolini, si conservano le spoglie mortali di Santa Ubaldesca Taccini (1136-1206), patrona e nativa di Calcinaia; Ubaldesca fu monaca in Pisa nell’Ordine Ospedaliero Cavalleresco di San Giovanni Battista, più noto come Ordine di Malta, che la annovera come la sua prima religiosa salita agli onori degli altari.

Nella cappella laterale sinistra, ai lati dell’altare dell’Assunta, si trovano due angeli cerofori in terracotta, eseguiti dalla bottega dei Della Robbia (XVI secolo); nel medesimo ambiente è posta la tomba del Servo di Dio Lodovico Coccapani (1849-1931), benefattore calcinaiolo, terziario Francescano e presidente del Consiglio Particolare di Pisa della Società di san Vincenzo de’ Paoli.

Sopra l’ingresso della sagrestia ed al lato opposto ad esso, sono presenti due affreschi raffiguranti La vocazione di santa Ubaldesca e L’apparizione di santa Ubaldesca a padre Dotto degli Occhi (1807). In una nicchia posta nella parete destra della navata si conserva una Madonna dolente (1325 ca.), attribuita al Maestro del crocifisso di Camaiore.

Sull’altare laterale della navata destra è conservata la venerata immagine della Madonna del Rifugio (1842 ca.), sullo stesso lato, degna di nota è una pala d’altare della prima metà del Seicento raffigurante San Francesco d’Assisi, attribuita alla scuola del pittore Domenico Cigoli. Sopra la cantoria sono raffigurate le Scene della vita di santa Ubaldesca, opera di Enrico Fornaini del 1985.

La pieve subì gravissimi danni il 22 agosto 1944 quando le truppe naziste in ritirata assassinarono il pievano don Angelo Orsini e abbatterono il campanile che rovinò su metà dell’edificio. L’attuale facciata, ricostruita nel 1946, è stata disegnata da Carlo Ceccanti; nella lunetta sopra il portale è possibile ammirare un altorilievo in terracotta di Salvatore Pesciatini che raffigura Santa Ubaldesca fra due angeli con scene della vita di san Giovanni Battista (1946). Il campanile, costruito ex novo nel 1962, ha un’altezza di 36 metri e tra varie ed alterne vicende è stato completato nel 2010 su progetto dell’architetto Cristiano Franchi.


 Ricerca storica a cura di Christian Ristori

 

Texts to be translated for historical information about tourist sites in the municipality of Calcinaia.

Parish church of San Giovanni Battista
 

The parish church of San Giovanni Battista in Calcinaia, which is proven to have been there since the year 883, was the head of a large number of chapels and churches in the surrounding area. The ancient church was located roughly in the south west of the current Independenza Square; there is no visible trace left of the original church because in the 1550s the structure was engulfed by the waters of the new bed of the river Arno. The current church, designed by the engineer Giovanni Andreini, was completed in 1790.
Inside, in the right side chapel, the mortal remains of Saint Ubaldesca Taccini (1136-1206), the patron and a native of Calcinaia, have been kept since 1924.
In the left side chapel there are two terracotta seraphim angels, made by the workshop of Della Robbia (in the 16th century); the same area contains the tomb of the Servant of God Lodovico Coccapani (1849-1931), Franciscan Tertiary and President of the Council of Pisa of the Saint Vincent de Paul Society.
On the side altar of the right aisle there is the venerated image of Our Lady of Refuge (1842 ca.) and on the same side there is an altarpiece from the first half of the seventeenth century depicting St. Francis of Assisi, attributed to the school of the painter Domenico Cigoli. Above the choir there are Scenes of the life of Saint Ubaldesca, painted by Enrico Fornaini in 1985.
The church was severely damaged on 22nd August 1944 when Nazi troops murdered the priest Angelo Orsini and knocked down the bell tower, which fell on top of church. The current façade, rebuilt in 1946, was designed by Carlo Ceccanti. The bell tower, built from scratch in 1962, has a height of 36 meters and after various vicissitudes was completed in 2010.